24 febbraio 2023
News e comunicati

BASF si dimostra resiliente in un contesto di mercato sfidante e implementa misure che rafforzano la competitività del Gruppo

Fatturato: € 87,3 miliardi (+ 11,1%)

  • EBIT ante special item: € 6,9 miliardi (- 11,5%)
  • Cash flow da attività operative: € 7,7 miliardi (+ 6,4%); Free cash flow: € 3,3 miliardi (- 10,2%)
  • Dividendo proposto a € 3,40 per azione (2021: € 3,40 per azione)
  • Presentate misure concrete per ridurre i costi in Europa e adattare le strutture Verbund a Ludwigshafen

Stime 2023:

  • Previsione di fatturato: tra € 84 miliardi e € 87 miliardi
  • Previsione di EBIT ante special item: tra €4,8 miliardi e €5,4 miliardi

 

Nell'esercizio 2022, il Gruppo BASF si è dimostrato resiliente in un contesto di mercato sfidante dominato dalle conseguenze della guerra in Ucraina e in particolare dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Come illustrato da Martin Brudermüller, Presidente del Consiglio di amministrazione, e Hans-Ulrich Engel, Chief Financial Officer, in occasione della presentazione dei risultati per il 2022, BASF ha riportato una crescita del fatturato pari all'11,1% raggiungendo €87,3 miliardi.

La crescita del fatturato è stata guidata principalmente dall'aumento dei listini in quasi tutti i segmenti per rispecchiare l'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia. Materials e Chemicals sono i segmenti nei quali l'aumento dei prezzi è stato più marcato. A livello di Gruppo, è stata la significativa riduzione dei volumi a frenare, in generale, la crescita del fatturato. Lo sviluppo dei volumi è stato trainato principalmente da minori volumi di vendita nei segmenti Surface Technologies e Chemicals.

L'utile operativo (EBIT) ante special item, pari a €6,9 miliardi, è stato inferiore dell'11,5% rispetto all'anno precedente, ma nei limiti dell'intervallo di previsione. L'andamento degli utili è attribuibile a un forte calo dei contributi in termini di utili dei segmenti Chemicals e Materials. Entrambi i segmenti hanno registrato margini e volumi inferiori e costi fissi più elevati.

Per contro, l'EBIT ante special item è cresciuto in tutti gli altri segmenti. Il segmento Agricultural Solutions ha incrementato notevolmente l'EBIT ante special item, in particolare per effetto del positivo andamento del fatturato grazie alla crescita dei volumi e dei prezzi. Anche il segmento Nutrition & Care ha registrato un notevole aumento, principalmente riconducibile alla crescita dei margini guidata dai prezzi. Il segmento Surface Technologies ha registrato guadagni considerevolmente più alti, in particolare in virtù dei maggiori contributi agli utili delle attività dei catalizzatori automobilistici e dei materiali per batterie. L'aumento dei prezzi e dei volumi nella divisione Coatings ha inoltre supportato l'andamento degli utili del segmento. Il segmento Industrial Solutions ha riportato una leggera crescita dell'EBIT ante special item riconducibile alla spinta sui margini determinata dai prezzi. L'EBIT ante special item riconducibile alla voce Altro è in leggero miglioramento.

Nell'esercizio 2022, gli utili operativi del Gruppo BASF sono stati gravati da costi energetici in rialzo pari a €3,2 miliardi a livello globale. L'Europa ha rappresentato circa l'84% di questo aumento, che ha colpito principalmente il sito Verbund di Ludwigshafen. I maggiori costi del gas naturale hanno rappresentato il 69% dell'aumento complessivo dei costi energetici a livello globale.

Gli special item dell'EBIT sono stati pari a meno €330 milioni nel 2022 rispetto a meno €91 milioni nell'esercizio precedente. L'EBIT di Gruppo, pari a €6,5 miliardi nel 2022, è stato notevolmente inferiore rispetto all'anno precedente. Tale dato include i proventi da società integrali contabilizzati con il metodo del patrimonio netto, che sono scesi di €289 milioni attestandosi a €386 milioni.

Le riduzioni di valore eccezionalmente elevate relative alla partecipazione in Wintershall Dea AG hanno influito negativamente sull'utile netto delle partecipazioni del Gruppo BASF. Nel 2022, l'utile netto da partecipazioni è stato negativo per €4,9 miliardi, rispetto ai €207 milioni riportati nel 2021. Questo significativo calo è riferibile a oneri straordinari per circa €6,3 miliardi, derivanti principalmente da svalutazioni non incassate sulla partecipazione in Wintershall Dea AG. Le svalutazione sono dovute soprattutto al deconsolidamento delle attività di esplorazione e produzione russe di Wintershall Dea, che hanno successivamente comportato una rivalutazione delle partecipazioni russe di Wintershall Dea. Ulteriori svalutazioni sono state effettuate sul business europeo del trasporto di gas di Wintershall Dea, tra cui una completa riduzione di valore della partecipazione in Nord Stream AG e del finanziamento del progetto Nord Stream 2. Il contributo agli utili operativi di Wintershall Dea per il 2022 è salito a circa €1,5 miliardi, rispetto ai €335 milioni nell'anno precedente.

Per effetto di un utile netto da partecipazioni significativamente inferiore, l'utile netto per il Gruppo BASF è stato negativo per €627 milioni rispetto ai €5,5 miliardi del 2021.

Fatturato e utili del Gruppo BASF nel quarto trimestre 2022

Nel quarto trimestre del 2022, il fatturato del Gruppo BASF è sceso del 2,3% attestandosi a €19,3 miliardi, principalmente a causa dei minori volumi. L'EBIT ante special item del quarto trimestre è sceso del 69,6% a €373 milioni rispetto al trimestre dell'anno precedente.

Gli special item dell'EBIT sono stati negativi per €254 milioni rispetto al risultato di €1 milione nel quarto trimestre del 2021. Gli special item erano principalmente riferiti a perdite di valore non monetarie sugli impianti di Ludwigshafen. Nel quarto trimestre del 2022, l'EBIT è diminuito del 90,3% attestandosi a €119 milioni. 

L'utile netto è stato pari a €-4,8 miliardi rispetto al risultato di €898 milioni nel quarto trimestre 2021. Il calo è stato determinato dalle riduzioni di valore della partecipazione in Wintershall Dea.

Cash Flow del Gruppo BASF nel 2022 e nel quarto trimestre 2022

Per l'esercizio 2022, il cash flow da attività operative è stato pari a €7,7 miliardi di euro rispetto ai €7,2 miliardi dell'anno precedente. Il free cash flow è stato pari a 3,3 miliardi di euro nel 2022 rispetto a un risultato pari a €3,7 miliardi nel 2021.

Rispetto al trimestre dell'anno precedente, i flussi di cassa derivanti dalle attività operative sono migliorati di €1,1 miliardi arrivando a €4,5 miliardi nel quarto trimestre del 2022. Il free cash flow è aumentato di €749 milioni e si attesta a €2,6 miliardi nel quarto trimestre.

Dividendo proposto a €3,40 per azione

Nel corso dell’Assemblea Generale BASF di quest'anno, il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Sorveglianza proporranno la distribuzione di un dividendo pari a € 3,40 per azione, in conformità al dividendo per l'esercizio precedente. Sulla base del valore azionario di fine anno, le azioni BASF offrirebbero quindi un rendimento da dividendi elevato pari a circa il 7,3%. Questo rappresenterebbe una distribuzione complessiva agli azionisti pari a €3,0 miliardi.

Outlook per il Gruppo BASF per il 2023

L'elevato livello di incertezza che era emersa nel 2022 a causa della guerra in Ucraina, il conseguente aumento del costo delle materie prime e dell'energia in Europa, la tensione su prezzi e tassi di interesse, l'inflazione e le evoluzioni della pandemia da coronavirus perdurerà anche nel 2023. 

Tutti questi fattori avranno un impatto negativo sulla domanda globale. Per il 2023, BASF prevede quindi una crescita moderata dell'economia globale pari all'1,6% (2022: 3,0%). Per la produzione chimica globale, BASF prevede una crescita pari al 2,0% (2022: 2,2%). La società immagina un prezzo medio del petrolio di $90 al barile di greggio Brent e un tasso di cambio medio di $1,05 per ogni euro.

Sulla base di queste ipotesi, nel 2023 il Gruppo BASF dovrebbe generare un fatturato compreso tra €84 e €87 miliardi. L'EBIT ante special item del Gruppo BASF dovrebbe diminuire tra i €4,8 e i €5,4 miliardi. La società prevede un primo semestre 2023 debole seguito da un miglioramento del contesto degli utili nella seconda metà dell'anno grazie agli effetti della ripresa, in particolare in Cina.

BASF specifica le misure di riduzione dei costi in Europa e di adattamento delle strutture produttive del sito Verbund di Ludwigshafen

Nel corso della presentazione dei risultati, Martin Brudermüller ha anche annunciato misure concrete di riduzione dei costi da attuare in Europa, ed anche misure per adattare le strutture produttive presso il sito Verbund di Ludwigshafen. “La competitività dell'Europa risente sempre più di un'eccessiva regolamentazione, di processi di autorizzazione lenti e burocratici ed ancora di costi elevati per la maggior parte dei fattori produttivi”, ha commentato Brudermüller. Questa situazione ha già ostacolato la crescita del mercato in Europa rispetto ad altre regioni. In questo momento i prezzi elevati dell'energia impongono un onere aggiuntivo sulla redditività e sulla competitività europea".

Risparmi annui sui costi pari a oltre €500 milioni entro la fine del 2024

Il programma di contenimento dei costi, che sarà implementato fra il 2023 e il 2024, si concentra sul ridimensionamento delle strutture di costo di BASF in Europa, e in particolare in Germania, per rispondere alle nuove condizioni di mercato. Una volta completato, il programma dovrebbe generare risparmi sui costi annui per oltre €500 milioni nelle aree non produttive, ovvero nelle divisioni di servizio, in quelle operative e di ricerca e sviluppo (R&S), nonché presso il corporate center. Si prevede che circa la metà dei risparmi sui costi sarà realizzata nel sito di Ludwigshafen.

Le misure previste dal programma includono il raggruppamento di servizi presso gli hub, la semplificazione delle strutture nella gestione delle divisioni, il ridimensionamento delle attività di servizio e una maggiore efficienza nelle attività di ricerca e sviluppo. A livello globale, le misure dovrebbero avere un effetto netto su circa 2.600 posizioni; il dato include la creazione di nuove posizioni, in particolare negli hub.

Una riduzione attesa dei costi fissi di oltre €200 milioni all'anno entro la fine del 2026 grazie alle modifiche alle strutture produttive del sito Verbund di Ludwigshafen

Oltre al programma di riduzione dei costi, BASF sta anche lavorando all'adozione di misure strutturali volte a rafforzare il sito di Ludwigshafen di fronte ad un intensificarsi di lungo termine della concorrenza. "Abbiamo preso questa decisione perché crediamo nel futuro del sito di Ludwigshafen, che oggi è al suo 158° anno. Crediamo nelle persone che lavorano qui e crediamo nella regione Europa. Rimaniamo impegnati in questo sito e desideriamo svilupparlo ulteriormente", ha commentato Brudermüller.

Negli ultimi mesi, l'azienda ha effettuato un'analisi approfondita delle sue strutture Verbund di Ludwigshafen che ci ha permesso di capire in che modo garantire la continuità delle attività più redditizie mentre lavoreremo ai necessari adattamenti. 

Breve panoramica dei principali cambiamenti nella sede di Ludwigshafen:

  • Chiusura dell'impianto di caprolattame, uno dei due impianti di ammoniaca e degli impianti per fertilizzanti: la capacità dell'impianto di caprolattame di BASF ad Anversa, in Belgio, in futuro sarà in grado di soddisfare la domanda del mercato europeo captive e commerciale. I prodotti ad alto valore aggiunto, come le ammine standard e speciali e il business Adblue ®, non saranno interessati e continueranno ad essere forniti tramite il secondo impianto di ammoniaca del sito di Ludwigshafen.

  • Riduzione della capacità di produzione di acido adipico e chiusura degli impianti di cicloesanolo e cicloesanone, nonché di carbonato di sodio: la produzione di acido adipico presso gli impianti della joint venture con Domo a Chalampé, in Francia, rimarrà invariata e avrà una capacità sufficiente, nel nuovo contesto di mercato, a rifornire il business in Europa. Il cicloesanolo e il cicloesanone sono precursori dell'acido adipico; l'impianto di carbonato di sodio utilizza sottoprodotti della produzione di acido adipico. BASF continuerà a gestire gli impianti di produzione di poliammide 6.6 a Ludwigshafen che utilizzano l'acido adipico come precursore.

  • Chiusura dell'impianto TDI e degli impianti precursori per DNT e TDA: la  domanda di TDI si è sviluppata solo molto debolmente soprattutto in Europa, Medio Oriente e Africa ed è stata significativamente inferiore alle aspettative. Il complesso TDI di Ludwigshafen è stato sottoutilizzato e non ha soddisfatto le aspettative in termini di prestazioni economiche. Questa situazione è ulteriormente peggiorata in seguito al forte aumento dei costi energetici e delle utilities. I clienti europei di BASF continueranno a ricevere le forniture di TDI dalla rete di produzione globale di BASF grazie agli impianti di Geismar, Louisiana; Yeosu, Corea del Sud; e Shanghai, Cina.
     

In totale, le modifiche alle strutture Verbund impatteranno il 10% del valore di sostituzione degli asset presso il sito e probabilmente circa 700 posizioni nell’area produzione. Brudermüller ha sottolineato: “Siamo molto fiduciosi di riuscire ad offrire un impiego presso altri stabilimenti alla maggior parte dei dipendenti interessati. È nell'interesse dell'azienda mantenere la loro esperienza, soprattutto considerato l'alto numero di posizioni aperte e quello dei colleghi che andranno in pensione nei prossimi anni”. Le misure saranno attuate gradualmente entro la fine del 2026 e dovrebbero ridurre i costi fissi di oltre 200 milioni di euro all'anno.

I cambiamenti strutturali porteranno anche a una significativa riduzione della domanda di elettricità e gas naturale da parte del sito di Ludwigshafen. Di conseguenza, le emissioni di CO2 a Ludwigshafen saranno ridotte di circa 0,9 milioni di tonnellate all'anno che corrisponde a una riduzione di circa il 4% delle emissioni di CO2 di BASF.

Vogliamo trasformare Ludwigshafen nel principale sito di produzione chimica a basse emissioni in Europa”, ha aggiunto Brudermüller. BASF intende garantire maggiori forniture di energia rinnovabile per il sito di Ludwigshafen. L'azienda prevede di utilizzare pompe di calore e metodi più puliti per generare vapore. Inoltre, saranno implementate nuove tecnologie a zero emissioni di CO2 , come l'elettrolisi dell'acqua per la produzione di idrogeno.

Informazioni su BASF

In BASF, creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo il successo economico alla tutela dell’ambiente e alla responsabilità sociale. Gli oltre 111.000 collaboratori del Gruppo BASF lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e praticamente in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotti è organizzato in sei segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care and Agricultural Solutions. BASF ha generato vendite per 87,3 miliardi di euro nel 2022. Le azioni BASF sono negoziate alla borsa valori di Francoforte (BAS) e come American Depositary Receipts (BASFY) negli Stati Uniti. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.basf.com.

Stime e dichiarazioni previsionali

Il presente comunicato contiene dichiarazioni previsionali. Queste dichiarazioni si basano su stime e ipotesi correnti e sulle proiezioni del Consiglio di Amministrazione nonché  su altre informazioni attualmente disponibili. Le dichiarazioni previsionali non sono una garanzia degli sviluppi futuri e dei risultati in esse delineati. Questi dipendono da una serie di fattori; comportano diversi rischi e incertezze; e si basano su ipotesi che potrebbero non rivelarsi accurate. BASF non si assume alcun obbligo di aggiornare le dichiarazioni previsionali contenute in questo comunicato al di là dei requisiti legali.

Manuela Pirovano
Manuela Pirovano
Corporate Communications Manager Italy
Ultimo aggiornamento 24 febbraio 2023