17 giugno 2024

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BASF studia metodologie di produzione del fumarato a base biologica neutre dal punto di vista delle emissioni di CO2, con l'impiego di batteri prelevati da stomaco bovino

  • BASF alla guida di un progetto di ricerca congiunto tra le università di Saarland, Marburg e Kaiserslautern
  • Il batterio isolato dal rumine della mucca Holstein utilizza zucchero e CO2 per produrre fumarato: un intermedio essenziale per l'industria chimica 
  • La CO2 necessaria per il processo di fermentazione proviene dai gas di scarico degli impianti di produzione chimica

 

L’impiego del batterio Basfia succiniciproducens permetterà a BASF di trasformare lo zucchero e l'anidride carbonica in acido fumarico, un importante intermedio impiegato nei processi di produzione chimica. A tal fine, l'azienda ha avviato una collaborazione con l'Università di Saarland, l'Università di Marburgo e l'Università di Kaiserslautern-Landau nel quadro di un progetto di ricerca congiunto intitolato FUMBIO (FUMarsäure BIObasiert). Il batterio, che è stato isolato nel 2008 dal rumine di una mucca Holstein, sarà geneticamente modificato dai ricercatori in modo da produrre, nel corso della fermentazione, grandi quantità di acido fumarico - noto anche come fumarato - a base biologica. Con questo prodotto intermedio, BASF potrà realizzare un'ampia gamma di prodotti a bassa impronta di carbonio, tra cui additivi per alimenti e mangimi, materiali alla base di farmaci o elementi costitutivi di polimeri, detergenti e formulatori.

"Insieme ai nostri partner, stiamo studiando attentamente il processo di fermentazione. Vogliamo ottimizzarlo in modo tale che i batteri possano utilizzare materie prime rinnovabili, come lo zucchero e l'anidride carbonica per produrre più fumarato possibile" spiega Barbara Navé, responsabile del progetto FUMBIO e responsabile BASF ⁠di valutazione e coordinamento dei nuovi progetti di biotecnologia bianca. Il progetto di ricerca si concentra anche sul successivo affinamento del fumarato da parte degli enzimi in prodotti industriali biodegradabili, processo conosciuto come bio-catalisi.

L'acido fumarico è molto comune in natura ed è un prodotto intermedio in molti processi metabolici nell'uomo, negli animali e nelle piante. Nell'industria chimica, è stato tradizionalmente prodotto soprattutto a partire da materie prime di origine fossile, come il petrolio greggio. Il progetto di ricerca FUMBIO misurerà l'impronta di CO2 del fumarato ottenuto attraverso metodi biotecnologici confrontandola con l'impronta della produzione petrolchimica tradizionale. I partner responsabili del progetto prevedono che l'impiego della CO2 come materia prima ridurrà in maniera significativa l'impronta di carbonio, che potrebbe addirittura azzerarsi.

 

La biotecnologia bianca sta assumendo un ruolo sempre più centrale

La CO2 che i batteri utilizzeranno come fonte di carbonio, in aggiunta allo zucchero nei processi di fermentazione proverrà dai flussi di gas di scarico degli impianti di produzione chimica. "L'anidride carbonica è una materia prima importante per noi nell'industria chimica - spiega Navé. Se riusciremo a riciclare la CO 2 proveniente dai gas di scarico industriali, potremo ridurre le emissioni di questo gas serra e soddisfare i nostri obiettivi climatici entro il 2050. In futuro, un ruolo sempre più centrale nell'industria chimica sarà rivestito anche da altri processi biotecnologici quali, ad esempio, la fermentazione in cui microrganismi come batteri o funghi utilizzano la CO2 come elemento costitutivo dei prodotti metabolici. La biotecnologia bianca è uno strumento importante che ci consentirà di offrire ai nostri clienti una gamma più ampia di prodotti a base biologica a bassa impronta di carbonio".

Il progetto FUMBIO è sostenuto dal Ministero federale tedesco per l'istruzione e la ricerca. Il Ministero ha erogato ai partner del progetto un totale di circa 2,6 milioni di euro.

 

Informazioni su BASF
In BASF, creiamo chimica per un futuro sostenibile. Abbiniamo il successo economico alla tutela dell’ambiente e alla responsabilità sociale. Gli oltre 111.000 collaboratori del Gruppo BASF lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e praticamente in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotti è organizzato in sei segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care and Agricultural Solutions. BASF ha generato un fatturato di 68,9 miliardi di euro nel 2023. Le azioni BASF sono negoziate alla borsa valori di Francoforte (BAS) e come American Depositary Receipts (BASFY) negli Stati Uniti. www.basf.com

Manuela Pirovano
Corporate Communications Manager Italy
Ultimo aggiornamento17 giugno 2024