29 febbraio 2016

News e comunicati

BASF: il mercato rimane volatile e difficile

Risultati complessivi 2015:

  • Fatturato pari a 70,4 miliardi di euro (- 5%)
  • EBIT ante special item pari a 6,7 miliardi di euro (- 8%)
  • EBIT 6,2 miliardi di euro (- 18%)
  • Utili più elevati per il business chimico; Oil & Gas decisamente in calo rispetto all’esercizio precedente
  • Utile per azione pari a 4,34 euro (- 23%); utile per azione rettificato pari a 5,00 euro (- 8%)
  • Flusso di cassa operativo record, pari a 9,4 miliardi di euro (+ 36%)
  • Proposta di dividendo di 2,90 euro

Outlook per il 2016:

  • Marcata riduzione del fatturato in seguito alla dismissione delle attività di commercializzazione del gas naturale
  • EBIT ante special item, calcolato su un prezzo medio del petrolio di 40 dollari al barile, in leggera flessione rispetto al 2015

Ludwigshafen, Germania – 26 febbraio 2015 – Le condizioni del mercato rimangono volatili e difficili. Il tasso di crescita dell’economia globale, della produzione industriale e del comparto chimico si sono mantenute, per tutto il 2015, al di sotto delle aspettative aziendali. “Nel corso dell’anno, la crescita economica a livello globale ha subito un deciso rallentamento. In questo contesto economico, abbiamo adottato misure importanti: abbiamo ridotto le nostre scorte di magazzino, rafforzato la nostra gestione dei costi e ottimizzato il nostro portafoglio prodotti,” ha commentato Kurt Bock, Presidente del Board di BASF SE, in occasione della conferenza stampa annuale tenutasi a Ludwigshafen. Nel quarto trimestre del 2015, il fatturato è stato pari a 13,9 miliardi di euro, il 23% in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il calo è imputabile alla finalizzazione dell’accordo di una permuta di attività con Gazprom (“asset swap”), che è stato completato a fine settembre. In seguito all’accordo, il contributo delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas per il segmento Oil & Gas, pari a circa 3 miliardi di euro, è venuto meno, a decorrere dal quarto trimestre del 2015. Nel complesso, nel corso del quarto trimestre, le misure relative al portafoglio hanno determinato un ridimensionamento del fatturato pari al 19%. I prezzi di vendita sono scesi dell’11% soprattutto a causa della riduzione dei prezzi delle materie prime, mentre i volumi sono aumentati del 4%. Gli effetti cambio hanno contribuito positivamente per un 3%.

L’utile operativo (EBIT) ante special item è sceso di 436 milioni di euro attestandosi nel quarto trimestre a circa 1 miliardo di euro. Il calo rispetto al precedente quarto trimestre è dovuto in particolare ad utili più contenuti nei segmenti Oil & Gas e Chemicals. La contrazione degli utili per il segmento Oil & Gas è da ascrivere soprattutto al calo dei prezzi, mentre per il segmento Chemicals il calo è imputabile alla contrazione dei margini della divisione Petrochemicals.


Fatturato e utili in calo nel 2015 rispetto all’anno precedente, in larga misura a causa della contrazione dei prezzi di gas naturale e petrolio

Nel corso del 2015, le vendite sono scese del 5% attestandosi a 70,4 miliardi di euro. I prezzi di vendita sono diminuiti in quasi tutte le divisioni (meno 9%), in larga misura a causa del sensibile calo nel prezzo delle materie prime. I volumi di vendita nel 2015 hanno mostrato in generale un segno positivo, per quanto contenuto (più 3%), soprattutto grazie all’aumento dei volumi nel segmento Oil & Gas. Sono rimasti invece pressoché invariati rispetto all’anno precedente i volumi di vendita del chemical business, che comprende i segmenti Chemicals, Performance Products e Functional Materials & Solutions.  In crescita, per volumi e prezzi, il segmento Agricultural Solutions. Gli effetti valutari hanno influenzato positivamente le vendite di tutti i segmenti (più 6%). L’accordo di scambio delle attività con Gazprom ha ridotto le vendite (portafoglio: meno 5%).

Rispetto al precedente anno di riferimento, l’utile operativo (EBIT) ante special item, attestatosi a 6,7 miliardi di euro, evidenzia un calo di 618 milioni di euro. Il risultato è riferibile in larga misura alla contrazione delle vendite delle attività di estrazione di gas e petrolio, a sua volta legata al prezzo del petrolio, come pure alla riduzione, a causa degli affetti valutari, degli utili alla voce Other. In opposizione a questa tendenza, l’anno è stato caratterizzato da un deciso aumento degli utili nel segmento Functional Materials & Solutions.

L’utile operativo (EBIT) del Gruppo BASF è stato nel 2015 pari a 6,2 miliardi di euro, in calo di 1,4 miliardi di euro rispetto all’esercizio precedente. Nel 2015 il contributo degli special item all’EBIT è stato negativo per 491 milioni di euro rispetto al contributo positivo per 269 milioni di euro nel 2014. Questo risultato è in larga misura dovuto ad una riduzione del valore (“impairment”) di circa 600 milioni di euro degli asset nel segmento Oil & Gas, determinato dalla forte contrazione dei prezzi di gas e petrolio registrata negli ultimi mesi.

L’utile netto si è attestato a 4,0 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 5,2 miliardi di euro dello scorso anno. L’utile per azione è sceso 5,61 a 4,34 euro. Nel 2015, l’utile per azione adjusted per gli special item e l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato di 5,00 euro rispetto a 5,44 euro dell’esercizio precedente.

Flusso di cassa operativo record

Con un valore record di 9,4 miliardi di euro, il flusso di cassa della gestione operativa nel 2015 ha superato i livelli dell’anno precedente di 2,5 miliardi di euro. A questo risultato ha in larga misura contribuito la riduzione della quantità di capitale vincolato nel capitale circolante. Il flusso di cassa (“free cash flow”) è cresciuto di 2,0 miliardi di euro attestandosi nel 2015 a 3,6 miliardi di euro nonostante l’aumento degli investimenti in beni immobili, impianti, attrezzature e immobilizzazioni immateriali.

L’equity ratio, 44,5%, rimane molto elevato (31 dicembre, 2014: 39.5%). L’indebitamento netto è sceso di 710 milioni di euro attestandosi a 13,0 miliardi di euro.


Proposta di dividendo di 2,90 euro

BASF desidera mantenere la sua ambiziosa politica dei dividendi e prevede di proporre all’Assemblea Annuale degli Azionisti un dividendo di 2,90 euro per azione per l’esercizio 2015 (anno precedente: 2,80 euro). L’azienda si impegna in questo modo a versare ai propri azionisti circa 2,7 miliardi di euro. “In base al prezzo dell’azione a fine 2015, pari a 70,72 euro, le azioni BASF offrono ancora una volta un elevato rapporto dividendo per azione pari al 4,1% circa. È nostro obbiettivo aumentare i dividendi anno dopo anno, o perlomeno mantenere i livelli dell’anno precedente,” ha commentato Bock.


Outlook per il 2016

BASF ipotizza le seguenti condizioni economiche per l’anno in corso (cifre dell’anno precedente fra parentesi):

  • Crescita economica globale: +2,3% (+2,4%) 

  • Crescita nella produzione chimica globale (esclusi prodotti farmaceutici): +3,4% (+3,6%) 

  • Tasso di cambio medio euro/dollaro pari a $1,10 per euro ($1,11 per euro) 

  • Prezzo medio del petrolio (Brent) pari a 40 dollari al barile (52 dollari al barile)

Bock: “L’andamento turbolento dei mercati finanziari e dei prezzi delle materie prime cui abbiamo assistito ad inizio anno denota l’incertezza per qualsiasi previsione per il 2016. L’anno si è aperto in modo modesto, in larga misura a causa di deboli volumi di sviluppo in Cina. Nonostante questo, anche per il 2016 prevediamo una crescita dell’economia globale ad un ritmo simile a quello del 2015.” La crescita nei paesi dell’Unione Europea rimarrà in linea con i livelli degli anni precedenti. Negli Stati Uniti, le previsioni parlano di una leggera frenata della ripresa. L’azienda prevede un leggero rallentamento della crescita economica in Cina e una debole tregua dalla recessione per Russia e Brasile. La produzione chimica globale dovrebbe crescere ad un ritmo leggermente più sostenuto rispetto al 2015.

“I rischi per l’economia globale non sembrano diminuire, eppure il nostro obbiettivo rimane quello di aumentare i volumi di vendita in tutti i segmenti. Le vendite del Gruppo BASF subiranno un netto calo, in particolare in seguito alla cessione delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale. Prevediamo un EBIT ante special item leggermente inferiore rispetto ai valori del 2015. Si tratta di un obbiettivo ambizioso soprattutto in un contesto economico così volatile e difficile, e così fortemente collegato all’andamento del prezzo del petrolio,” ha aggiunto Bock. L’azienda prevede una decisa contrazione del segmento Oil & Gas. Nel segmento Chemicals, gli ottimi utili registrati nei primi tre trimestri del 2015 saranno difficilmente replicabili e si prevede al contrario un contributo molto più contenuto. In controtendenza, BASF punta ad un leggero aumento degli utili nei tre restanti segmenti. 


Nel 2015, BASF ha investito circa 5,2 miliardi di euro in beni immobili, impianti ed attrezzature, rispetto ai 5,1 miliardi di euro nell’esercizio precedente (escluso l’ampliamento di beni immobili, impianti ed attrezzature derivanti da acquisizioni, capitalizzazione di costi di esplorazione, obbligazioni di ripristino ambientale e investimenti in IT). Per il periodo 2016 – 2020, l’azienda, dopo aver già avviato diverse attività presso nuovi impianti, prevede un investimento annuo medio inferiore rispetto al 2015. “I progetti di investimento che abbiamo completato nei mesi scorsi hanno avuto un impatto negativo sui nostri utili, in questo contesto economico debole. Tuttavia, essi rappresentano la base della crescita futura, in Europa, Nord America e nei mercati emergenti. Questi ultimi offrono a BASF grandi opportunità, sebbene il ritmo di crescita di questi paesi sia al momento più lento rispetto alle aspettative,” ha aggiunto Bock. Per il 2016, BASF prevede investimenti totali pari a circa 4,2 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente, il Gruppo ha l’obiettivo di ridurre gli stessi per 1 miliardo di euro.

Andamento nei diversi segmenti

Nel quarto trimestre, le vendite del segmento Chemicals, sono scese del 22% attestandosi a 3,2 miliardi di euro, in larga misura a causa della riduzione dei prezzi. L’EBIT ante special item ha subito una contrazione passando da 331 milioni di euro a 249 milioni di euro, soprattutto dovuta alla riduzione dei margini nel business Petrochemicals. Le vendite complessive dell’anno hanno registrato una flessione del 14%, attestandosi a 14,7 miliardi di euro, dovuta principalmente alla riduzione dei costi delle materie prime specialmente nel segmento Petrochemicals. L’EBIT ante special item è calato di 211 milioni di euro rispetto all’anno precedente fermandosi a 2,2 miliardi di euro. Questo risultato è spiegato soprattutto dalla riduzione dei margini nella divisione Monomeri come pure dall’aumento dei costi fissi per l’avvio di nuovi impianti di produzione, come quello di Camaçari, Brasile, e Chongqing, in Cina.

Nel segmento Performance Products, il fatturato del quarto trimestre è sceso del 2% arrivando a 3,6 miliardi di euro per effetto delle variazioni dei prezzi e del portafoglio. Rispetto al quarto trimestre dell’esercizio precedente, l’EBIT ante special item è cresciuto di 11 milioni di euro attestandosi a 228 milioni di euro grazie ad un sostenuto contributo da parte delle divisioni Performance Chemicals e Dispersions & Pigments. Per l’esercizio 2015, il fatturato è cresciuto dell’1% raggiungendo 15,6 miliardi di euro. Gli effetti valutari positivi in tutte le divisioni sono riusciti a compensare ampiamente il calo dei prezzi e i volumi più deboli. L’aumento dei costi fissi ha portato ad un EBIT ante special item pari a 1,4 miliardi di euro, in flessione rispetto ai livelli dell’anno precedente per un totale di 89 milioni di euro. Il risultato è da riferire agli effetti valutari negativi, all’avvio di nuovi impianti, fra cui l’impianto di Camaçari, in Brasile e di Freeport in Texas, e alle riduzioni delle scorte di magazzino.

Per quanto riguarda il segmento Functional Materials & Solutions, il fatturato del quarto trimestre è cresciuto dell’1% attestandosi a 4,5 miliardi di euro grazie a volumi più sostenuti e effetti valutari positivi. L’EBIT ante special item è cresciuto di 169 milioni di euro arrivando a 389 milioni di euro, in particolare grazie ad un contributo più significativo degli utili del segmento Performance Materials. Il fatturato dell’intero esercizio è salito del 5% per un totale di 18,5 miliardi di euro. In generale i prezzi hanno subito una leggera flessione, mentre i volumi si sono mantenuti stabili; gli effetti valutari sono stati positivi. L’EBIT ante special item è cresciuto di 452 milioni di euro attentandosi a 1,6 miliardi di euro, in larga misura grazie alla crescita significativa degli utili nelle divisioni Performance Materials e Construction Chemicals.

Nonostante un contesto particolarmente competitivo e sfidante, nel quarto trimestre, il fatturato del segmento Agricultural Solutions è cresciuto del 5% arrivando a 1,2 miliardi di euro grazie alla spinta di prezzi e volumi. L’utile operativo (EBIT) antem special item è cresciuto di 21 milioni di euro arrivando a 144 milioni di euro, in particolare grazie all’andamento positivo delle vendite degli erbicidi in Nord America. Nel 2015 il fatturato ha superato del 7% i risultati del 2014 raggiungendo 5,8 miliardi di euro, sostenuto soprattutto dalla crescita dei prezzi di vendita. L’anno è stato caratterizzato dal continuo calo dei prezzi dei prodotti agricoli e di conseguenza dal rallentamento della domanda di fitofarmaci. Nei mercati emergenti in particolare, lo sviluppo delle attività è stato ostacolato da un contesto molto volatile e dalla svalutazione delle valute locali. Con un risultato pari a 1,1 miliardi di euro, l’utile operativo (EBIT) antem special item ha quasi raggiunto i livelli dell’anno precedente (meno 2%).

Nel segmento Oil & Gas, il fatturato del quarto trimestre ha subito una contrazione dell’82% per attestarsi a 731 milioni di euro. Questo dato è il risultato dell’accordo per la cessione di attività a Gazprom concluso a fine settembre, in seguito al quale sono venuti meno i contributi delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale. L’utile operativo (EBIT) antem special item è calato di 220 milioni di euro attestandosi a 127 milioni di euro. Per l’intero anno di esercizio, il fatturato è calato del 14% arrivando a 13,0 miliardi di euro. Questo può essere spiegato principalmente dalle variazioni di portafoglio, ma anche dalla sensibile riduzione del prezzo del petrolio. Un effetto positivo sul fatturato tuttavia c’è stato grazie a volumi più sostenuti nelle attività di Exploration & Production e di commercializzazione del gas naturale. La contrazione delle vendite ha avuto come conseguenza una riduzione dell’utile operativo (EBIT) antem special item che, in flessione per 429 milioni di euro, si è attestato a 1,4 miliardi di euro.

Nel segmento Other, il fatturato del quarto trimestre è stato pari a 660 milioni di euro, in flessione del 6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, in particolare a causa del calo dei prezzi delle materie prime e della dismissione della quota di BASF in Ellba Eastern Private Ltd., Singapore, avvenuta a fine 2014. L’EBIT antem special item del quarto trimestre è sceso di 86 milioni di euro arrivando a meno 114 milioni di euro, soprattutto a causa di effetti valutari negativi. Per il 2015, il fatturato del segmento Altro ha subito una contrazione del 23% attestandosi a 2,8 miliardi di euro, in particolare a causa di un contributo più contenuto delle attività di commercializzazione delle materie prime. L’EBIT antem special item è sceso di 322 milioni di euro rispetto all’anno precedente ed è stato pari a meno 888 milioni di euro. Fra i principali fattori che hanno determinato questo risultato, effetti valutari più contenuti e maggiori spese di accantonamento per i programmi di incentivi a lungo termine.

Ultimo aggiornamento29 febbraio 2016