27 ottobre 2016

News e comunicati

BASF: crescita di utili e volumi nel business chimico

  • Ricavi pari a 14,0 miliardi di euro (-20%) 

  • Buona crescita dei volumi, calo dei prezzi, effetti fortemente negativi sul portafoglio
  • EBIT antem special item pari a €1,5 miliardi di euro (-5%) 

  • Crescita degli utili nel comparto Chemicals grazie alla crescita sostenuta dei segmenti Performance Products e Functional Materials & Solutions

Confermate le previsioni per il 2016: 


  • Decisa contrazione del fatturato a seguito della dismissione delle attività di commercializzazione del gas naturale 

  • EBIT antem special item attesi leggermente al di sotto dei livelli del 2015
  • BASF presente nel DJSI per il 16esimo anno consecutivo

 

Ludwigshafen, Germania – 27 ottobre, 2016 – Nel corso del terzo trimestre 2016, il Gruppo BASF ha registrato la crescita di volumi e utili nel business chimico. “La domanda, in particolare, nel comparto automotive e delle costruzioni è rimasta sostenuta su scala globale. In Europa, abbiamo registrato una crescita moderata in tutti i settori. Il rallentamento estivo tipico dei mesi di luglio e agosto è stato meno pronunciato rispetto agli anni precedenti. In Asia, il trend positivo è continuato anche nel terzo trimestre. La crescita in Cina è stata leggermente più sostenuta rispetto a quanto previsto ad inizio anno. In Nord America la domanda ha registrato una crescita modesta; ciononostante, abbiamo continuato a godere di una spinta positiva nel comparto automotive e nel settore delle costruzioni. L’andamento economico in Sud America è rimasto piuttosto limitato così come debole è stata la fiducia del mondo delle imprese. In Brasile, il nostro principale mercato della regione, è stato registrato un calo dei volumi,” ha commentato Hans-Ulrich Engel, Chief Financial Officer di BASF SE. 
Nel corso del terzo trimestre del 2016, i ricavi del Gruppo BASF sono scesi del 20% attestandosi a 14,0 miliardi di euro, in particolare in seguito alla dismissione delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale, come previsto dall’accordo per la cessione di attività a Gazprom concluso a fine settembre 2015. Nel terzo trimestre del 2015, queste attività avevano contribuito al fatturato per un totale di 2,9 miliardi di euro. Questi effetti di portafoglio hanno inciso sulla contrazione del fatturato per un totale di 18 punti percentuali. Inoltre, i prezzi di vendita sono scesi (registrando un -5%) dovuti ad una flessione dei prezzi delle materie prime. L’aumento dei volumi (+4%) è stato sostenuto in primo luogo dai segmenti Functional Materials & Solutions e Chemicals.

L’utile operativo (EBIT) antem special item è sceso di 87 milioni di euro arrivando a 1,5 miliardi di euro, in particolare dovuto ad un modesto contributo da parte dei segmenti Oil & Gas e Altro. È invece cresciuto l’EBIT antem special item nei segmenti Chemicals e Agricultural Solutions.

Il reddito netto è sceso da 1,2 miliardi di euro a 888 milioni di euro. Nel terzo trimestre del 2016, gli utili per azione sono stati pari a 0,97 euro, rispetto a 1,31 nello stesso trimestre del 2015. L’utile per azione rettificato per special item e ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato di 1,10 (terzo trimestre del 2015: 1,07 euro).


Previsioni per il 2016

Le previsioni BASF relative al contesto economico globale nel 2016 sono state riviste esclusivamente in relazione al prezzo del petrolio (previsioni precedenti fra parentesi):

  • Crescita del prodotto interno lordo: 2,3% (2,3%) 

  • Crescita della produzione industriale: 2,0% (2,0%) 

  • Crescita della produzione chimica: 3,4% (3,4%)
  • Tasso di cambio medio euro/dollaro: $1,10 per euro ($1,10 per euro) Prezzo medio del petrolio al barile: 45 dollari (40 dollari al barile)  


BASF prevede che le difficoltà nella logistica e nella catena di fornitura derivanti dall’incidente presso il Porto Nord di Ludwigshafen avranno effetti negativi sugli utili dell’anno in corso. Queste valutazioni tuttavia non hanno determinato una variazione delle previsioni dei risultati del Gruppo per il 2016.

L’azienda conferma le previsioni relative a ricavi e EBIT antem special item per il Gruppo BASF: i ricavi del Gruppo subiranno un notevole rallentamento nel 2016, in particolare in seguito alla cessione di attività a Gazprom, che comporteranno una riduzione del contributo da parte del segmento Oil & Gas per quanto attiene alle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale. Nel corso dei primi tre trimestri del 2015, queste attività avevano contribuito al fatturato per un totale di circa 10,1 miliardi di euro. Le vendite saranno ulteriormente ridotte a causa della contrazione dei prezzi di gas e petrolio. BASF mira alla crescita dei volumi di vendita, al netto degli effetti di acquisizioni e dismissioni.

“Continuiamo a prevedere un EBIT antem special item leggermente al di sotto dei livelli del 2015. Questo rimane un obiettivo ambizioso in un contesto sfidante e volatile come quello attuale, in particolare alla luce dell’incendio dello scorso 17 ottobre e delle conseguenze che questo ha comportato,” ha commentato Engel.


Andamento nei diversi segmenti

Il fatturato nel segmento Chemicals è sceso del 7% attestandosi a 3,4 miliardi di euro rispetto al terzo trimestre del 2015. Questo è riferibile in larga misura al calo dei prezzi dovuto alla flessione dei prezzi delle materie prime, in particolare per le divisioni Petrochemicals e Intermediates. I volumi di vendita sono cresciuti in tutte le divisioni. L’utile operativo (EBIT) antem special item ha subito una contrazione di 136 milioni di euro rispetto ai livelli del precedente trimestre, soprattutto a causa della contrazione dei margini registrata nelle divisioni Petrochemicals e Intermediates. I margini sono invece cresciuti nella divisione Monomers. L’aumento dei costi fissi è in particolare da attribuire all’avviamento di nuove strutture produttive.

Nel segmento Performance Products il fatturato si è attestato a 3,8 miliardi di euro, con una contrazione del 3% rispetto ai livelli del terzo trimestre dello scorso anno. I prezzi sono scesi in particolare in virtù della riduzione dei costi delle materie prime su cui ha inciso un prezzo del petrolio più contenuto, oltre che la continua pressione sui prezzi nel settore dell’igiene e della cura personale. Alla riduzione del fatturato hanno inoltre contribuito la dismissione nel 2015 di parte delle attività legate agli ingredienti farmaceutici e ai servizi nel settore del caolino idrato per la carta. Tutte le divisioni riportano una crescita dei volumi di vendita. La riduzione dei costi fissi e migliori margini in tutte le divisioni hanno determinato la crescita di 145 milioni di euro dell’utile operativo (EBIT) ante special item che si è attestato a 464 milioni di euro.

Nel segmento Functional Materials & Solutions, l’aumento dei volumi ha determinato la crescita del 3% del fatturato che si è attestato a 4,7 miliardi di euro. I volumi sono stati più sostenuti in particolare nei settori legati al comparto automotive. La domanda del settore edile è rimasta in generale a livelli elevati. Prezzi più contenuti, effetti valutari negativi e la cessione delle attività globali dei catalizzatori per poliolefine hanno determinato una leggera flessione dei ricavi. Maggiori volumi e la riduzione dei costi fissi hanno contribuito all’aumento di 126 milioni di euro dell’utile operativo (EBIT) ante special item che si è attestato intorno ai 497 milioni di euro.

I ricavi del segmento Agricultural Solutions sono scesi del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente arrivando a 1,0 miliardi di euro. Gli effetti valutari positivi non sono bastati a compensare la contrazione registrata nei volumi di vendita. I prezzi si sono confermati agli stessi livelli del terzo trimestre dello scorso anno. L’EBIT antem special item è cresciuto di 90 milioni di euro arrivando a 97 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2015. Questo risultato è riferibile in larga misura ai migliori margini ottenuti grazie al migliore mix prodotti in Europa, Asia e Sud America, oltre che alla riduzione dei costi fissi.

Il fatturato di Oil & Gas è sceso dell’83% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente attestandosi a 618 milioni di euro, in larga misura in seguito alla dismissione delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale. Nelle rimanenti attività del segmento, la produzione è cresciuta del 13% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno, mentre i prezzi e gli effetti valutari hanno inciso negativamente per un 15%. L’utile operativo (EBIT) antem special item è sceso di 177 milioni di euro arrivando a 194 milioni di euro. Questo risultato è attribuibile in larga misura a prezzi più contenuti, oltre che alla cessione delle attività di commercializzazione e stoccaggio del gas naturale.

Nel segmento Altro i ricavi hanno registrato una contrazione del 21% per arrivare a 538 milioni di euro. L’EBIT antem special item è sceso di 135 milioni di euro raggiungendo un meno 233 milioni di euro, in larga misura a causa degli effetti di valutazione dei programmi di sostegno a lungo termine (LTI). Il terzo trimestre del 2016 include un ulteriore accantonamento per il programma LTI, mentre tali accantonamenti erano stati stornati nello stesso trimestre dello scorso anno. 



BASF

In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. I circa 112.000 collaboratori del Gruppo lavorano per contribuire al successo dei clienti, in quasi tutti i settori industriali e in ogni Paese del mondo. Il nostro portafoglio prodotto è organizzato in cinque segmenti: Chemicals, Performance Products, Functional Materials & Solutions, Agricultural Solutions e Oil & Gas. Nel 2015 BASF ha generato un fatturato di oltre 70 miliardi di euro. BASF è quotata nelle Borse di Francoforte (BAS), Londra (BFA) e Zurigo (AN). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet: www.basf.com.

Stefania Piccapietra
Corporate Communications Manager Italy
Ultimo aggiornamento27 ottobre 2016