28 febbraio 2020
News e comunicati

BASF annuncia i risultati dell’esercizio 2019:
 

Gruppo BASF: EBIT ante special items in diminuzione, nonostante un miglioramento in tutti i segmenti downstream

  • Vendite pari a € 59,3 miliardi (-2%)
  • EBIT ante special items pari a € 4,5 miliardi (-28%), principalmente legato a utili inferiori nei segmenti Chemicals e Materials
  • Flussi di cassa da operatività corrente di € 7,5 miliardi (- 6%), free cash flow di € 3,7 miliardi
  • Dividendo proposto di € 3,30 per l’esercizio 2019 (2018: € 3,20)
  • Quarto trimestre 2019: leggera riduzione delle vendite (- 2%) e aumento rilevante dell’EBIT ante special items (+ 23%)

 Outlook 2020:

  • Crescita delle vendite tra € 60 e 63 miliardi
  • EBIT ante special items compreso tra € 4,2 e 4,8 miliardi

Nell’esercizio 2019, BASF ha generato vendite per € 59,3 miliardi; la leggera riduzione delle vendite rispetto all’esercizio precedente deriva da volumi e prezzi inferiori. Il margine operativo (EBIT) ante special items è di € 4,5 miliardi, cioè € 1,7 miliardi in meno rispetto all’anno precedente, a causa di un contributo inferiore dai segmenti Chemicals e Materials.

“La nostra Azienda ha ottenuto buoni risultati, anche in momenti difficili. Il 2019 è stato un anno impegnativo, con forti perturbazioni a livello globale”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BASF, Martin Brudermüller, che ha presentato i dati finanziari del 2019 insieme ad Hans-Ulrich Engel, Chief Financial Officer. I conflitti commerciali fra Stati Uniti e Cina hanno generato un impatto negativo, i mercati chiave hanno vissuto una crescita più lenta e le incertezze legate alla Brexit hanno apportato ulteriori elementi di rallentamento. La crescita nella produzione industriale e chimica è stata significativamente inferiore alle attese. La domanda da parte di molti settori industriali chiave, in particolare l’automotive, è sensibilmente diminuita.

“Nonostante la difficile situazione di mercato, abbiamo aumentato il nostro margine in tutti i segmenti downstream. Purtroppo, questo non riesce compensare il calo nei segmenti dei prodotti chimici di base” afferma Brudermüller. L’EBIT ante special items nei segmenti Materials e Chemicals è sceso da € 2,2 miliardi a € 1,8 miliardi. A sortire un impatto significativo in questi settori il forte calo nei prezzi dell’isocianato, i margini inferiori sui prodotti cracker, i turnaround programmati, una domanda in generale calo.

Per contro, nei segmenti downstream, BASF ha registrato un significativo miglioramento rispetto all’anno scorso: il segmento Industrial Solutions ha incrementato l’EBIT ante special items in modo considerevole in entrambe le Divisioni, principalmente grazie a una riduzione dei costi fissi, agli effetti positivi dei cambi e ad un miglioramento dei margini. Anche il segmento Surface Technologies ha fatto registrare un considerevole miglioramento dell’EBIT ante special items mentre, nel segmento Nutrition & Care, questo indicatore economico è leggermente aumentato grazie al significativo miglioramento del contributo della Divisione Care Chemicals. “Le attività acquisite da Bayer hanno avuto un andamento molto positivo, contribuendo in modo significativo all’aumento di fatturato e margini” afferma Brudermüller.

Nel 2019 l’EBIT del Gruppo BASF è sceso da € 6,0 miliardi a € 4,1 miliardi. L’EBITDA ante special items ha registrato un calo del - 11% a € 8,2 miliardi, rispetto al 2018. L’EBITDA si è dunque attestato a € 8,0 miliardi, rispetto a € 9,0 miliardi nel 2018. L’utile netto è salito da € 4,7 miliardi dell’anno precedente a € 8,4 miliardi. Questo valore comprende un utile contabile pari a circa € 5,7 miliardi dovuto al deconsolidamento di Wintershall, a seguito della fusione con DEA.

Andamento di fatturato e utili del Gruppo BASF nel quarto trimestre 2019

Nel quarto trimestre 2019, il fatturato ha registrato un calo del - 2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, fermandosi a € 14,7 miliardi. Volumi e prezzi hanno entrambi fatto registrare una contrazione del - 1%.
Gli effetti di portafoglio conseguenti il trasferimento a Solenis del ramo d’azienda dei prodotti chimici per carta e acqua hanno pesato per il - 1%. Gli effetti valutari sono stati leggermente positivi, contribuendo all’andamento delle vendite con un +1%.

L’EBIT ante special items ha raggiunto il valore di € 765 milioni, in aumento del +23% rispetto al quarto trimestre del 2018. Questo aumento è stato dovuto a un significativo miglioramento della redditività nei segmenti Agricultural Solutions, Nutrition & Care, Industrial Solutions e Surface Technologies. Complessivamente, in questo quarto trimestre, questi segmenti sono decisamente riusciti a compensare il considerevole calo dei segmenti Chemicals e Materials.

Gli special item all’interno dell’EBIT sono state pari a - € 305 milioni. Nel quarto trimestre del 2018, il valore corrispondente era stato di - € 151 milioni. Nel quarto trimestre 2019 sono stati registrati costi straordinari, in particolare nei segmenti denominati Other e Industrial Solutions. Nel segmento Other, l’effetto è stato legato alla realizzazione del programma Excellence. Mentre la cessione del business BASF legato ai pigmenti ha prodotto effetti una tantum all’interno del segmento Industrial Solutions. L’EBIT è sceso del - 2% nel quarto trimestre 2019, attestandosi a € 460 milioni.

Gruppo BASF: flusso di cassa 2019

Il flusso di cassa da operatività è stao pari a € 7,5 miliardi, con una riduzione di  € 465 milioni, rispetto al 2018. Il flusso di cassa delle attività di investimento nel 2019 è pari a - € 1,2 miliardi, rispetto a - € 11,8 miliardi nell'esercizio precedente.
I pagamenti effettuati per attività immateriali, immobili, impianti e macchinari si attestano a € 3,8 miliardi, un valore leggermente inferiore rispetto all’esercizio precedente. Nel 2019 i pagamenti ricevuti per la cessione di attività registrano un incremento di circa € 2,5 miliardi superiore rispetto all’esercizio precedente, per effetto principalmente dei flussi di cassa in entrata connessi alla fusione di Wintershall e DEA. I pagamenti effettuati per acquisizioni nel 2019 ammontano a € 239 milioni, rispetto a € 7,4 miliardi nell'esercizio precedente. Nell’esercizio precedente, questi pagamenti erano rappresentati principalmente dal pagamento del prezzo di acquisto a favore di Bayer.

Nonostante il considerevole calo del flusso di cassa dell’operatività, il free cash flow si attesta a circa € 3,7 miliardi, rispetto a € 4,0 miliardi nel 2018.

Raggiungimento di ambiziosi obiettivi di sostenibilità

BASF si è fissata come obiettivo una crescita neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2, da qui al 2030. Ciò significa che l’Azienda punta a mantenere le emissioni totali di gas a effetto serra prodotte dalle proprie sedi e dall’energia acquistata allo stesso livello del 2018, pur a fronte di un aumento della produzione. Rispetto al 2018, le emissioni assolute di gas a effetto serra di BASF nel 2019 sono scese del - 8%, a 20 milioni di tonnellate. Tra gli altri fattori, questo risultato è principalmente attribuibile alla chiusura di grandi impianti per attività di manutenzione. BASF ha, inoltre, aggiornato gli accordi di fornitura di energia e introdotto misure tese a incrementare l’efficienza energetica e ottimizzare i processi.

BASF prevede che, nel 2020, le emissioni raggiungeranno il livello del 2018, in parte per effetto di un minor numero di chiusure di impianti previste e in parte per l’acquisizione del business della poliammide da Solvay.

Dividendo proposto a € 3,30 per azione

“È nostra intenzione aumentare il dividendo per azione, ogni anno. Una policy di dividendi prevedibile e progressiva rappresenta, per noi, una priorità. Proporremo quindi all’Assemblea annuale degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a € 3,30 per azione,” afferma Brudermüller. Ciò corrisponde ad un aumento di € 0,10. All’Assemblea generale degli azionisti verrà dunque proposto un pagamento complessivo di € 3,0 miliardi, a favore degli azionisti BASF. Questa somma è totalmente coperta dal free cash flow del 2019. BASF offre quindi ancora una volta un interessante dividendo pari al 4,9%.

Implementazione della strategia BASF

“Nel 2019 abbiamo implementato la nostra strategia aziendale con energia, passione e velocità. Abbiamo iniziato il nuovo anno con rivedendo l’organizzazione, riducendo la complessità, snellendo l’amministrazione e semplificando i processi,” afferma Brudermüller. Una parte significativa dei servizi funzionali è stata assegnata alle divisioni. A livello mondiale, al 1° ottobre 20.000 dipendenti hanno completato questo passaggio. È stata anche creata una sede centrale snella, con circa 1.000 collaboratori. Dal 1° gennaio è operativa la nuova unità Global Business Services. Vi lavorano circa 8.800 persone che forniscono servizi interni su richiesta per tutto il mondo, ad esempio nelle aree del Finance, del controllo di gestione, degli approvvigionamenti e della supply chain. In questo modo potenzieremo ulteriormente la competitività delle attività BASF.

La realizzazione di questa strategia non è però completa, come sottolinea Brudermüller: “I primi passi fondamentali sono stati avviati. Quest’anno ci sono ancora molti aspetti su cui lavorare.”

Tutte queste iniziative sono pensate per riportare BASF su un percorso di crescita redditizia, con una chiara attenzione al cliente e un’organizzazione agile.

Accelerazione della realizzazione del programma Excellence

BASF ha accelerato il programma Excellence in corso. Brudermüller: “Siamo fiduciosi di poter raggiungere l’obiettivo annuale di un contributo all’EBITDA di € 2 miliardi entro fine 2021.” Nel 2019, sono stati realizzati contributi all’EBITDA positivi pari a circa € 600 milioni, con relativi costi pari a circa € 500 milioni. Nell’esercizio corrente, BASF prevede di accelerare la realizzazione di questo programma, portando il contributo all’EBITDA da € 1,3 miliardi a € 1,5 miliardi. I relativi costi una tantum sono stimati in € 300 - € 400 milioni.

BASF ha inoltre accelerato la semplificazione della propria organizzazione. BASF ha annunciato il taglio di circa 6.000 posizioni in tutto il mondo entro la fine del 2021. Si prevede di raggiungere questa cifra già entro fine 2020. L’anno scorso, BASF ha già eliminato 3.100 posizioni, a livello mondo.

Gestione attiva del portafoglio

BASF ha realizzato numerose iniziative di portafoglio. L’acquisizione da Solvay del business della poliammide si è chiusa il 31 gennaio 2020. Il prezzo di acquisto ammonta a € 1,3 miliardi. “I nostri clienti beneficeranno di quest’operazione poiché da oggi possiamo offrire un portafoglio complementare, una presenza regionale rafforzata e una migliore affidabilità nelle forniture,” afferma Hans-Ulrich Engel.

BASF ha raggiunto un accordo con Lone Star per cedere il ramo d’azienda che si occupa di prodotti chimici per l’edilizia, per un prezzo di € 3,17 miliardi. Il closing è previsto per il terzo trimestre 2020. Il business globale dei pigmenti BASF è in fase di cessione alla società giapponese DIC, specializzata nel ramo, per un prezzo di acquisto di € 1,15 miliardi. Questa operazione dovrebbe chiudersi nel quarto trimestre 2020.

Inoltre, l’anno scorso è stata perfezionata la fusione di Wintershall e DEA, creando Wintershall Dea: la società indipendente leader nell’esplorazione e produzione in Europa. BASF ne possiede il 72,7%, LetterOne il 27,3%.

Engel: “L’integrazione sta procedendo bene e dovrebbe essere ultimata nel dicembre 2020. Prevediamo per il 2022 sinergie pari ad almeno € 200 milioni all’anno. L’IPO è prevista per la seconda metà del 2020, subordinatamente alle condizioni di mercato.”

L’acquisizione del ramo d’azienda da Bayer è stata una mossa di successo

BASF giudica l’acquisizione da Bayer delle attività del segmento Agricultural Solutions un successo. “L’integrazione delle attività è stata completata in un anno. Questo ha prodotto vendite per € 2,2 miliardi nel 2019 con un contributo all’EBITDA ante special items superiore a € 500 milioni,” afferma Engel. “Il nostro obiettivo è che entro il 2025 l’acquisizione produca un incremento delle vendite di svariate centinaia di milioni di euro. Riteniamo di essere sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo.”

Prospettive del Gruppo BASF per il 2020

“Nei primi due mesi dell’anno si registra già un elevato livello di incertezza nell’economia globale. Il coronavirus rappresenta un ulteriore importante fattore di ostacolo per la crescita nei primi mesi dell’inizio anno, specialmente in Cina. La contrazione della domanda e l’interruzione della produzione in molte industrie rappresentano già una conseguenza tangibile delle misure adottate per prevenire l’ulteriore diffusione del virus,” afferma Martin Brudermüller.

BASF prevede che gli effetti negativi del coronavirus avranno un impatto significativo a livello planetario, in particolare nel primo e secondo trimestre del 2020. Queste ipotesi attualmente non prendono in considerazione la diffusione su scala globale del virus, che avrebbe ripercussioni negative significative sull’economia mondiale anche oltre la prima metà dell’anno. Brudermüller: “Non prevediamo però che gli effetti prodotti dal coronavirus verranno totalmente compensati nel corso dell’anno.”

BASF prevede quindi una crescita dell’economia globale del 2,0%, considerevolmente inferiore rispetto al 2019 (2,6%). La società prevede che la produzione chimica globale crescerà dell’1,2%, ben al di sotto del livello del 2019 (1,8%). Si tratterebbe della crescita di gran lunga minore dalla crisi finanziaria del 2008/2009.

BASF prevede un prezzo del petrolio in media pari a $ 60 a barile per il greggio Brent e un tasso di cambio di euro/dollaro a 1,15.

Brudermüller: “Il nostro obiettivo è far crescere il fatturato a € 60- € 63 miliardi, pur di fronte a un contesto che rimane difficile e caratterizzato da un elevato livello di incertezza.” L’EBIT ante special items del Gruppo BASF dovrebbe raggiungere un valore compreso tra € 4,2 e € 4,8 miliardi (2019: € 4,5 miliardi). Il ritorno sul capitale investito (ROCE) dovrebbe attestarsi tra 6,7% e 7,7% (2019: 7,7%), al di sotto quindi del costo medio del capitale, pari al 9%.

“Prevediamo una leggera crescita nella maggior parte delle nostre industrie di vendita. Per il settore automotive, prevediamo invece un’ulteriore contrazione della produzione,” afferma Brudermüller. Le previsioni 2020 per BASF presumono che non vi sarà un ulteriore allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e i suoi partner commerciali, e che durante la fase di transizione la Brexit non avrà ripercussioni economiche maggiori di quelle già previste.

Investimenti nella crescita organica

Brudermüller ha presentato anche le prospettive di investimenti futuri. Nei prossimi cinque anni, BASF prevede di effettuare investimenti per € 23,6 miliardi. Nel periodo compreso tra il 2020 e il 2024, oltre un terzo di questa somma sarà stanziata alle aree di focus per la crescita, ossia i due grandi progetti in Asia (il sito Verbund a Guangdong, e il complesso chimico di Mundra, India), oltre che alle attività riguardanti i materiali per batterie per auto elettriche.

Brudermüller: “Questo comporterà in particolare uno spostamento di focus regionale. Nei prossimi cinque anni, destineremo il 41% dei nostri investimenti alla regione Asia-Pacifico e il 34% in Europa.” A titolo di confronto: nel periodo di programmazione 2019-2023, questo stesso valore era pari al 27% per la regione Asia-Pacifico e 43% per l’Europa. Per il 2020, BASF prevede investimenti (incrementi a immobili, impianti e macchinari, escluse le acquisizioni, gli investimenti IT, gli obblighi di ripristino e le attività per diritto d’uso nell’ambito di leasing) per €3,4 miliardi (2019: €3,3 miliardi).

Nota:

la firma il 21 dicembre 2019 del contratto con Lone Star riguardante la cessione dell’attività di prodotti chimici per l’edilizia ha avuto un effetto immediato sull’informativa del Gruppo BASF. Retroattivamente dal 1° gennaio 2019, il fatturato e gli utili della divisione Construction Chemicals non sono più inclusi all’interno dei dati di vendite, EBITDA, EBIT e EBIT ante special items del Gruppo BASF. I dati dell’anno precedente sono stati opportunamente riesposti. Fino al closing dell’operazione, gli utili generati dall’attività di prodotti chimici per l’edilizia saranno presentati all’interno degli utili al netto delle imposte del Gruppo BASF come voce separata (“Utile al netto delle imposte generato da attività cessate”).


Informazioni su BASF

In BASF creiamo chimica per un futuro sostenibile. Uniamo al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Oltre 117.000 dipendenti del Gruppo BASF lavorano per contribuire al successo dei nostri clienti in praticamente ogni settore e ogni paese del mondo. Il nostro portafoglio è organizzato in sei segmenti: Chemicals, Materials, Industrial Solutions, Surface Technologies, Nutrition & Care e Agricultural Solutions. Nel 2019 BASF ha generato vendite per €59 miliardi. Le azioni di BASF sono quotate sulla borsa di Francoforte (BAS) e negli Stati Uniti sotto forma di American Depositary Receipts (BASFY). Per maggiori informazioni visitare il sito www.basf.com.

Nota

Questo comunicato contiene affermazioni riguardanti il futuro. Queste affermazioni si basano sulle stime e sulle proiezioni correnti del Consiglio di amministrazione e sulle informazioni attualmente disponibili. Le affermazioni riguardanti il futuro non costituiscono una garanzia sugli sviluppi futuri né sui risultati presentati nel comunicato, i quali dipendono da numerosi fattori, comportano vari rischi e incertezze, e si basano su ipotesi che potrebbero non rivelarsi corrette. Fatti salvi gli obblighi di legge, BASF non si assume in alcun modo l’obbligo di aggiornare le informazioni relative al futuro contenute nel presente comunicato.

 
 
Manuela Pirovano
Manuela Pirovano
Corporate Communications Manager Italy
Ultimo aggiornamento 28 febbraio 2020