Lo stile sostenibile parte dalla scienza

Ogni anno, 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili finiscono in discarica, negli impianti di incenerimento o, peggio, nell’ambiente. Oltre a rappresentare un problema, questo fatto rappresenta anche uno spreco di preziose materie prime. BASF affronta il tema trasformando i tessuti a fine vita in nuovi materiali, cioè promuovendo la vera circolarità nell’industria tessile. Le poliammidi, comunemente conosciute anche come nylon, sono polimeri sintetici ampiamente utilizzati nella moda e nell’abbigliamento sportivo. BASF ha sviluppato loopamid^®, una nuova poliammide 6 di alta qualità prodotta interamente riciclando i rifiuti tessili di scarto. La tecnologia alla base di loopamid^® consente di trasformare i tessuti a fine vita in preziose materie prime per nuovi indumenti. Ciò riduce la domanda di materie prime vergini e contribuisce a ridurre l’impronta di carbonio dell’industria tessile. Con nuove tecnologie come questa, BASF “chiude il cerchio” sui rifiuti tessili e aiuta i clienti a rimodellare il futuro della moda sostenibile.

Desideri tracciare la tua nuova maglietta per essere certo che venga prodotta in modo sostenibile? Ridurre le emissioni di CO₂ lungo la complessa catena del valore del cotone è una sfida, ma l’industria della moda si sta evolvendo con tecnologie all’avanguardia. E noi stiamo facendo la nostra parte nel rivoluzionare la filiera per un cotone di alta qualità, supportando un’agricoltura sostenibile e garantendo la tracciabilità dalla coltivazione al confezionamento. 

Gli esperti di cotone BASF e gli agricoltori hanno collaborato a due programmi: Certificato Sustainable FiberMax^® in Grecia ed e3 Sustainable Cotton negli Stati Uniti per offrire a coltivatori, sgranatori, produttori, marchi e produttori di moda l’accesso a una piattaforma digitale che traccia ogni balla di cotone, dal campo alla passerella. Queste iniziative, supportate da tecnologie innovative, danno priorità a qualità, sostenibilità e trasparenza.

I rifiuti di plastica rappresentano una sfida a livello globale: ogni anno ne vengono prodotte circa 250 milioni di tonnellate, di cui solo il 20% circa viene riciclato. BASF sta contribuendo ad affrontare questo problema attraverso una serie di innovazioni nel riciclo, anche nel settore tessile. Nel processo ChemCycling^®, le materie prime fossili vengono sostituite nella catena di produzione inserendo l’olio di pirolisi ottenuto da rifiuti di plastica riciclati chimicamente o da pneumatici a fine vita. Questo processo consente di risparmiare risorse fossili, riduce le emissioni di gas serra e garantisce che le materie prime riciclate mantengano la stessa qualità rispetto ai prodotti convenzionali a base fossile.

L’olio di pirolisi riciclato è attribuito ai prodotti certificati Ccycled^® di BASF attraverso un approccio di equilibrio di massa che consente a BASF di offrire nuovi prodotti all’industria della moda. Ad esempio, i prodotti Ultramid^® Ccycled^® vengono utilizzati per creare tessuti di alta qualità per abbigliamento outdoor e sportivo, borse per biciclette e biancheria intima con un’impronta di CO₂ inferiore rispetto ai prodotti convenzionali a base fossile. Lo stesso vale per PolyTHF^® Ccycled^®, una materia prima chiave utilizzata per produrre fibre di spandex per abbigliamento sportivo, intimo e molti altri indumenti.